San Vincenzo de' Paoli

San Vincenzo de’ Paoli

San Vincenzo de’ Paoli nasce a Pouy, nella Francia sud-occidentale, il 24 aprile 1581 e fino all’età di circa quindici anni si dedica all’umile e faticoso lavoro del contadino nei campi.
Nel 1595 lascia Pouy e si trasferisce a Dax nel collegio dei padri francescani per studiare e poi diventare prete. La permanenza a Dax è però breve, dal momento che il giudice de Comet viste le sue capacità lo richiama a Pouy per occuparsi dell’educazione dei figli di lui.

San Vincenzo

Basilica di Saint-Sernin a Tolosa

San Vincenzo de’ Paoli riceve la tonsura e gli ordini minori il 20 dicembre del 1596 e l’anno successivo raggiunge la città di Tolosa dove si iscrive all’Università presso la facoltà teologica.

A soli diciannove anni, nel 1600 e precisamente il 23 settembre, egli viene ordinato sacerdote nonostante i suoi studi teologici fossero durati cinque anni soltanto. Questa particolarità potrebbe essere indicazione di una intelligenza fuori dalla norma che sicuramente San Vincenzo possedeva ma forse è ancor più segno di alcune conoscenze ecclesiastiche altolocate che gli permisero di saltare importanti tappe formative.

San Vincenzo all’epoca della sua ordinazione sacerdotale forse vedeva questa come una strada verso la propria sistemazione economica piuttosto che una sentita vocazione. Dal 1600 al 1671 l’idea di San Vincenzo era quella di fare carriera e trovarsi un incarico che gli permettesse di ricevere grandi guadagni economici.

Margherita di Valois, particolare dello schizzo di Francois Clouet, ca. 1572

Nel 1605 durante un viaggio in mare da Marsiglia a Narbona San Vincenzo viene rapito dai pirati turchi, portato a Tunisi e venduto come schiavo; recuperò la sua libertà soltanto due anni dopo quando riuscì a fuggire assieme al suo ultimo padrone da lui convertito. Questo viaggio lo condusse fino a Aigues-Mortes in Provenza, in cui giunse il 28 giugno 1607.

San Vincenzo arrivò così a Roma dove rimase un intero anno, ma falliti i tentativi di fare carriera ritornò in Francia e si stabilì a Parigi entrando a far parte di un gruppo di preti guidati da Pierre de Bérulle (1575-1629) verso la tanto auspicata riforma del clero. In questo periodo San Vincenzo attraversò momenti di crisi che lo portarono a vedere chiaramente la propria vocazione. Grazie a de Bérulle, San Vincenzo accettò la nomina a cappellano di Margherita di Valois, ex moglie di Enrico IV re di Francia.

Nel 1612 San Vincenzo accettò di diventare parroco a Clichy, un villaggio nella periferia di Parigi che contava appena seicento abitanti. Nella sua vecchiaia San Vincenzo ricordò Clichy come una delle esperienze più belle della sua vita. Dopo appena un anno dal suo incarico come parroco però, San Vincenzo accettò di diventare precettore dei figli della famiglia Gondi, pur mantenendo formalmente il proprio ruolo a Clichy. Vincenzo rimase con la famiglia Gondi fino al 1625, ma dopo l’iniziale compito di istruzione dei figli della famiglia gli venne dato il compito di cappellano, alle cui cure erano affidati i contadini delle terre di proprietà della famiglia.

Fu proprio questo compito che portò San Vincenzo a capire la sua vocazione: rendendosi conto che le campagne versavano in un triste abbandono spirituale decise di voler dedicare la sua vita alla crescita spirituale dei poveri contadini delle campagne francesi. Il 25 gennaio 1617 organizzò per la prima volta una grande celebrazione penitenziale per tutti i contadini della zona: fu questa la data simbolica per la nascita della Congregazione della Missione.

San Vincenzo e le Dame della Carità

Nel 1617 per sei mesi fu parroco a Chatillon-les-Dombe in cui nacque la prima fondazione: le Dame della Carità. Con lo scopo di assistere una famiglia completamente ammalata e di conseguenza priva di assistenza San Vincenzo raduna un gruppo di pie persone che potessero occuparsene e poi si estese il loro impegno nell’aiutare tutti i bisognosi e gli ammalati della parrocchia. Le Carità nacquero così in vari luoghi e si potevano contare centinaia di associate che appartenevano anche alla più alta nobiltà parigina. Tuttora questo gruppo, oggi chiamato A.I.C. – Volontariato Vincenziano, è attivo e presente in tutto il mondo.

San Vincenzo e i Preti della Missione

Motto della Congregazione della Missione: “Il Signore mi ha inviato ad evangelizzare i poveri”

San Vincenzo pensa ai Preti della Missione nel 1625, ma la loro origine può essere fatta risalire appunto all’episodio della grande celebrazione penitenziale presso le terre della famiglia Gondi nel 1617.

La signora Gondi offrì un fondo economico perché una comunità si offrisse di predicare a tappeto ai suoi contadini; San Vincenzo si prese l’onere e radunò alcuni preti e iniziò la predicazione. Il contratto tra San Vincenzo e la famiglia Gondi prevedeva che i sacerdoti della congregazione si impegnassero a fare vita comune, a rinunciare a cariche ecclesiastiche e a predicare nei luoghi più umili della campagna e a provvedere al bene spirituale dei carcerati.

I Preti della Missione vennero approvati dall’Arcivescovo di Parigi nel 1626 e da Papa Urbano VIII nel 1632 e rappresentavano all’epoca uno dei primi esempi di Congregazione senza voti con il fine principale delle missioni popolari.

San Vincenzo e le Figlie della Carità
Figlie della Carità con il loro abito tradizionale

Figlie della Carità con il loro abito tradizionale

Le Figlie della Carità in origine erano ragazze di campagna che desideravano consacrarsi all servizio dei poveri per questo San Vincenzo le mandava nelle Carità cittadine, da cui appunto il nome di Figlie della Carità.

Con il tempo Vincenzo affidò queste ragazze a Luisa de Marillac, dichiarata santa nel 1934, affinché le istruisse e le preparasse. San Vincenzo fu lungimirante anche in questo caso perché non volle che le Figlie della Carità fossero religiose altrimenti sarebbero state chiuse in clausura come prassi per l’epoca e permise che i voti fossero privati e rinnovati annualmente, come accade tuttora. La nuova comunità venne approvata dall’Arcivescovo di Parigi nel 1646 e dal Papa nel 1668.

Le Figlie della Carità rappresentano la più numerosa società femminile della Chiesa e sono presenti in 91 paesi. La casa generalizia è presso il convento di rue du Bac a Parigi Alla fine del 2008, la congregazione contava 19.436 sorelle in 2.275 case.

San Vincenzo morì il 27 settembre 1660 all’età di settantanove anni. La Chiesa lo proclamò santo il 16 giugno 1737 e nel 1885 Papa Leone XIII lo dichiarò patrono universale di tutte le opere di carità.


Fonte: San Vincenzo de' Paoli, Don Dario Bernardo M., Editrice Velar, 2011