Il Consiglio Pastorale Parrocchiale nel primo incontro dell’anno pastorale 2023/2024, ha deciso che, per una maggiore informazione e coinvolgimento della comunità sulle attività che si svolgono in Parrocchia, una volta al mese alla fine della s. Messa domenicale, a turno, i referenti dei gruppi CORO, CARITAS, CATECHISMO e DOPOSCUOLA forniranno un resoconto sulle attività dei gruppi stessi: di seguito la sintesi degli interventi effettuati.

RELAZIONE DEL 18/2/2024 DEL REFERENTE DEL CORO

Buongiorno a tutti, sono Lorenzo Zannini e oggi ho il piacere di raccontarvi in pochi minuti le attività di uno dei gruppi della nostra Parrocchia, il Coro di Maria Regina Mundi.
Il gruppo del coro è attualmente costituito da ca.12 persone molto eterogenee per età.
Lo spirito del nostro Coro è ben rappresentato da questo passo della Bibbia nelle lettere agli Efesini:  “intrattenendovi a vicenda con salmi, inni, cantici spirituali, cantando e inneggiando al Signore con tutto il vostro cuore”.
Nell’intento di glorificare Dio in ogni cosa lo vogliamo fare non da soli ma nella comunità, insieme a fratelli e sorelle che condividono non una fede teorica, ma una vita pratica, nella quale ci si aiuta, edifica, consola, esorta a vicenda e si prega gli uni per gli altri .
Tutto ciò  può essere  vissuto e condiviso anche  attraverso la musica.
Comunione e canto sono per noi il faro illuminante che ci sostiene nel compiere questo servizio gioioso.
Per l’anno in corso il Coro ha deciso di concentrare le proprie energie verso la preparazione dei momenti liturgici più importanti quali ad esempio il Natale e la Settimana di Pasqua, sfruttando per le messe del Sabato e della Domenica un repertorio più consolidato.

Ci ritroviamo una volta a settimana per ca. 1 ora e mezza dopo cena e in questo periodo stiamo provando i canti per Pasqua. Grazie anche alla presenza di un maestro di musica all’interno del Coro porteremo alcuni canti a 2 e 3 voci, nonostante nessuno all’interno abbia mai frequentato scuole specifiche.
Tutto questo perché stiamo bene insieme e per noi cantare vuol dire pregare, sperando che la nostra voce arrivi più vicino al Signore che ci ha sempre perdonato qualche sbavatura!
Il gruppo è sempre stato aperto a chiunque volesse prestare la propria voce a Dio e ci farebbe piacere condividere la nostra gioia con chiunque volesse provare questa esperienza di servizio e comunità.
Per ogni informazione potete rivolgervi a me, a Claudio alla fine delle celebrazioni o direttamente a don Francesco che vi passerà i nostri contatti.
Grazie a tutti

RELAZIONE DEL 10/3/2024 DEL REFERENTE DELLA CARITAS

Buongiorno a tutti.
rubo pochi minuti della vostra attenzione e del vostro tempo per rendervi partecipi di una attività preziosa che è presente nella nostra parrocchia: quella dell’attenzione alle persone che sono nel bisogno, espletata attraverso alcuni servizi Caritas, più specificatamente il Centro d’ascolto e la distribuzione degli alimenti.
Anche nel nostro quartiere, nel territorio di Maria Regina Mundi, vivono parecchie persone, da sole o con famiglie più o meno numerose, che quotidianamente affrontano la difficoltà del vivere.
Sono adulti – anziani o giovani – sono bambini, della città o immigrati da diverse nazioni in cerca di vita vivibile, sono sani o malati o con autonomia limitata, sono cristiani o mussulmani, sono persone che hanno bisogno di noi.
A noi accogliere e cercar di soddisfare i loro bisogni primari e non solo.
Come? Cosa possiamo fare?
Mi piace a questo proposito ricordare quanto diceva don Tonino Bello: «Non possiamo limitarci a sperare, dobbiamo organizzare la speranza».
E Papa Francesco, citandolo: “A noi, specialmente a noi cristiani, tocca organizzare la speranza, … tradurla in vita concreta ogni giorno, nei rapporti umani, nell’impegno sociale e politico. A me fa pensare il lavoro che fanno tanti cristiani con le opere di carità, … Che cosa si fa lì? Si organizza la speranza. Non si dà una moneta, no, si organizza la speranza. Questa è una dinamica che oggi ci chiede la Chiesa”.
Questo ci è chiesto, questo cerchiamo di fare, cercando innanzitutto di essere cristiani portatori di speranza a chi rischia di perderla o l’ha già persa nell’attraversare i drammi della sua vita.
Cerchiamo di farlo al centro d’ascolto il sabato mattina, ascoltando con empatia e disponibilità per quanto le possibilità ce lo consentono, e provando – due mercoledì al mese – a venire incontro a qualche bisogno primario di cibo distribuendo quanto riceviamo dalla comunità (e quindi proprio voi con noi) la prima domenica di ogni mese, e quanto ci affidano il Banco alimentare, la Caritas, la grande distribuzione con i “brutti ma buoni”.
C’è sempre bisogno di collaborazione, le forze non sono eterne ed anche un minuto del tempo di tutti è prezioso.
Quindi grazie della vostra attenzione, per quanto fate e per quanto vi renderete disponibili a fare: il nostro è un grazie umano, quello del Padre Celeste è di certo il centuplo e più.

Per orari e date esatte dei vari impegni, potete avere informazioni consultando il sito della parrocchia oppure in segreteria o al termine delle S. Messe. Lo stesso vale per la puntuale rendicontazione di quanto raccolto e distribuito.

RELAZIONE DEL 14/4/2024 REFERENTE DEL CATECHISMO

Buongiorno a tutti,
Sono Laura Bonucci e sono la referente dei catechisti e catechiste nel Consiglio Pastorale.
Gli incontri con i ragazzi si svolgono tutti i sabati pomeriggio nei locali della parrocchia dalle ore 16,30 a cui segue la partecipazione alla Messa delle 18.
Oltre agli importanti percorsi che conducono al sacramento della Prima Confessione, dell’Eucarestia e della Cresima, i fanciulli sono coinvolti nell’animazione delle messe di Avvento e Quaresima e di una Via Crucis.
Da quest’anno, abbiamo iniziato una collaborazione con la Fondazione Raccolta Lercaro di via Riva Reno; già alcuni gruppi hanno partecipato ad alcuni incontri – pensati per il percorso catechistico in corso – che consistono nell’osservazione di un’opera d’arte e di un laboratorio artistico a tema.
Il desiderio di far conoscere Gesù ai bambini con semplicità e gioia cresce col tempo; questa esperienza, condivisa da me e dagli altri membri del gruppo, ci mette in gioco, ci rapporta con le nuove generazioni e, pur essendo impegnativa, ci dà la forza di portare la parola del Vangelo, per quanto spesso sono loro stessi che “insegnano” a noi adulti.
“Venite e vedete” rispose Gesù ai suoi discepoli. Non si può spiegare l’esperienza di Gesù, va sperimentata in prima persona.
Chi lo desidera, può dare la propria disponibilità per aiutare nell’educazione cristiana, che vuole essere di supporto a quella appresa in famiglia.
Grazie per l’attenzione.

RELAZIONE DEL 12/5/2024 REFERENTE DEL DOPOSCUOLA

Mi chiamo Claudia e sono la referente per il Doposcuola della Scuola Primaria, nei locali della Parrocchia dalle 15 alle 17 del martedì, mercoledì e venerdì. Il venerdì vi è anche un gruppetto dalle 17 alle 18,30 che raccoglie alcuni bambini del tempo pieno.
I bambini provengono prevalentemente dalle scuole di zona. Quest’anno ne abbiamo 32, tutti stranieri, prevalentemente di seconda generazione. Tutti stranieri non perché siano esclusi gli italiani, ma perché sono quelli che maggiormente hanno bisogno e ricercano un aiuto nello svolgimento delle attività scolastiche.
Il doposcuola si prefigge di aiutarli non solo nello svolgimento materiale dei compiti, ma anche nel cercare di trasmettere loro un metodo che possa renderli autonomi. Soprattutto si cerca di approfondire lo studio della lingua italiana per aiutarli a capire e farsi capire nella vita quotidiana, dal momento che non la possono apprendere in famiglia dove i genitori (specialmente le mamme) parlano solo la lingua madre. Per questi motivi collaboriamo con le loro maestre che ci ricevono per trovare insieme i modi e le strade per superare le lacune dei ragazzi.
Non si perde occasione per insegnare la convivenza, il rispetto reciproco e l’integrazione. A questo proposito abbiamo organizzato alcuni momenti comuni di festa tra bambini del doposcuola e del catechismo. Tutti gli anni partecipiamo alla festa dei Doposcuola della città organizzata dalla Chiesa di Bologna, a cui il cardinale tiene moltissimo e a cui presenzia personalmente.
Siamo volontari che ruotiamo nei vari giorni della settimana, chi più volte, chi una volta sola, a seconda di quel bene prezioso, il tempo, che riusciamo a dare. C’è chi è stato insegnante, chi no, ci sono studenti universitari. Tutti possono essere volontari: c’è fatica, c’è responsabilità, ci sono domande “sarò in grado?” “ce la farò?  ma i bambini restituiscono moltiplicato quel po’ che diamo loro.
Dico questo perché sì anche il doposcuola ha sempre bisogno di nuove forze: più si è, più capillare, individualizzato e mirato diventa il nostro aiuto per loro.
Cito queste parole di Papa Francesco ai bambini: “…Io sono sempre felice quando vi incontro, perché mi insegnate ogni volta qualcosa di nuovo. Ad esempio, mi ricordate come è bella la vita nella sua semplicità, e come è bello stare insieme!”
Grazie per l’attenzione.

 

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