17 settembre 2016
Pellegrinaggio giubilare parrocchiale al Santuario di Boccadirio
con apertura dell’Anno Pastorale 2016/2017
Un nutrito gruppetto di parrocchiane e parrocchiani di Maria Regina Mundi, guidato da padre Valerio – in questo periodo il nostro “custode” – e padre Bart(olomeo) – prossimo anzi imminente nuovo parroco – , sabato 17 ha occupato un brillante e comodo bus arancione per salire al Santuario della Beata Vergine delle Grazie a Boccadirio, una meta giubilare nella nostra diocesi.
Si era scelto di aprire lì l’anno pastorale 2016/2017, di iniziare fisicamente con un cammino il procedere insieme della nostra comunità.
Il tempo incerto e l’aria fresca ci hanno accolto, ma il sole non ci ha traditi, riscaldando e colorando le nostre ore lassù, mentre abbiamo condiviso preghiera, cibo e chiacchiere più o meno serie.
Abbiamo iniziato con la preghiera, una riflessione sul Vangelo di Luca (4,14-21) in cui Gesù ci ripete l’annuncio di liberazione e redenzione profetizzato da Isaia. E don Bart ci ha invitato a riconoscere e valorizzare, come sempre fa Dio con noi, il buono che c’è in ciascuno.
Pregando abbiamo percorso il chiostro e ci siamo avvicinati alla Porta Santa, cantando che “il Signore è il mio pastore …” l’abbiamo attraversata e siamo entrati in chiesa per la celebrazione della Messa.
E nella Messa, il Vangelo “delle nozze di Cana” è stato spunto per riflettere sull’estrema fiducia di Maria nel Padre. Fiducia che le fa pronunciare alcune delle poche sue parole che la scrittura riporta.
Fiducia che le fa dire a Gesù semplicemente “non hanno più vino” e ai servi “fate tutto quello che Lui vi dirà”. L’atteggiamento di Maria, l’atteggiamento dei servi: lei che fa presente al Figlio il problema (noi ci dilungheremmo in particolari e suggeriremmo soluzioni), i servi che eseguono senza commenti (noi, davanti a un ordine così fuori luogo – manca il vino e debbono attingere acqua e anche servirla… – non faremmo mancare critiche e rifiuti). Siamo stati invitati ad imitarli, nella quotidianità anche parrocchiale e, se sapremo come Maria e gli Apostoli, pregare insieme, lo Spirito ci verrà in aiuto.
Abbiamo cercato di nutrire lo spirito, ma anche il corpo non è stato da meno, con una bella tavolata su cui ciascuno ha poggiato e condiviso quanto aveva, e nessuno è rimasto insoddisfatto, anzi … alla fine ne è rimasto …
Uno stacco di relax per il necessario caffè, due passi nel bosco e qualche chiacchiera più o meno impegnata, ci hanno riportato a pregare insieme l’ora nona. Qualche informazione pratica sulle prossime date e il Congresso Eucaristico Diocesano che seguirà – per Bologna – all’Anno Santo hanno concluso le nostre ore lassù e insieme siamo risaliti sul bus arancione, che ci ha riconsegnato ristorati e contenti di queste ore insieme, ore condivise, quindi ore importanti.
Per vedere alcune foto di questa bellissima giornata, clicca qui!